La casa | 2° tempo
Lo so che a molti manca il primo tempo – quello trasmesso in streaming (h 24) prima del lockdown – ma facciamocene una ragione, la fiction è terminata e difficilmente gireranno un’altra stagione. Troppo costosa, troppi attori, troppe comparse, troppo rumore per nulla.
Lo so che a molti manca il caos del sabato sera, che molti sentono la mancanza delle vie intasate dalle auto e che molti pagherebbero cifre importanti per andare al ristorante e cenare a 7 cm dallo sconosciuto a fianco.
Non sono uno psicologo né un futurista ma un grande osservatore, e riconosco che possa esistere l’indubbio fascino della promiscuità, del caos e del delirio stradale.
Devo averlo già detto e scritto, ultimamente, ma sono arrabbiatissimo se penso a come abbiamo contribuito a disintegrare il nostro pianeta, noi e le generazioni che ci hanno preceduto.
Non serve schierarsi come tifosi da stadio – vecchio vizio italiano – ed essere pro o contro Greta Thumberg. Basterebbe informarsi, leggere e comprendere cosa dicono gli scienziati in merito agli scenari che ci aspettano. Non vi è più margine per analfabetismo ed egoismi.
Ora siamo al secondo tempo e gli stili di vita devono cambiare, radicalmente e velocemente, perché non si tratta di una querelle tra opinioni diverse: è una lotta tra scienza ed ignoranza, tra consapevolezza e superficialità. E cambieranno anche le nostre case, di conseguenza: vivremo con maggiori attenzioni, con maggiore igiene (evviva!), usciremo di meno, o con più attenzione, e accoglieremo di più i nostri amici a casa.
Di conseguenza, dovremo ripensare e ridisegnare i nostri spazi con una vocazione meno autoreferenziale e più sociale. È probabile che alcuni arredi dovranno essere riposizionati o cambiati, ma non si tratterà di una scelta tra forma e funzione, si tratterà di prediligere quelle soluzioni capaci di rispondere alle nuove esigenze, sempre tenendo d’occhio l’armonia complessiva degli spazi domestici.
Trascorreremo più tempo in casa, forse la zona living andrà rivista. È probabile che il divano risulti troppo piccolo per noi ed i nostri amici. Ed anche il tavolo principale andrà ripensato.
Abbiamo poco spazio? Valutiamo di sostituire il coffee table con un grande pouf: fungerà da tavolino per i nostri libri d’arte e gli oggetti che amiamo – magari raccolti in un bel vassoio – o verrà utilizzato come seduta aggiuntiva, in caso di necessità,
E poi mancano sempre le sedie, avete notato? Cerchiamo una soluzione intelligente, acquistando un paio di sedute in più che possano servire in altre stanze della casa e, all’occorrenza, essere spostate ed utilizzate per le cene più numerose.
La parola d’ordine del secondo tempo, e del nuovo stile di vita, è flessibilità: no alle case rigide, quelle che non ti consentono spostamenti e margini di adeguamento. E no alle case troppo “disegnate”, quelle che se sposti un elemento tutto sembra fuori posto.
Non dimentichiamo che ogni puntata della nuova vita inizierà sempre dall’ingresso: abbiamo studiato uno spazio idoneo per contenere cappotti e scarpe? Nessuno pensi di poter entrare in casa con le scarpe!
E per i nostri dopo-cena, quando è tempo di sorseggiare un buon amaro alle erbe o un bicchiere di rum con del cioccolato, perché non farsi aiutare da un bel carrello?