Social illusion
Alzi la mano chi di noi non è presente in uno o più social network. Probabilmente tutte le nostre braccia si alzeranno, perché questa realtà è ormai parte integrante del mondo contemporaneo. Siamo presenti come singole persone, come aziende o come entità astratte, ci relazioniamo con gli altri utilizzando immagini più o meno artefatte, utilizziamo story su Instagram che si dissolvono dopo 24 h, come neve al sole. Tutto ciò ha un senso? Se esiste ha un senso, ma la consapevolezza dell’utilizzo e della fruizione di questi strumenti, come sempre, dipenderà dal grado di coscienza critica di ognuno di noi, e sarà proprio questa consapevolezza a fare la differenza.
Cosa c’entra tutto questo con gli spazi domestici, col mondo dell’interior design, con le case nelle quali viviamo e con le scelte che facciamo per arredarle? C’entra moltissimo.
Che ne siamo coscienti o meno, infatti, il bombardamento di immagini ed informazioni al quale siamo sottoposti, influenzerà le nostre scelte, dandoci l’illusione di essere assolutamente consapevoli delle decisioni che prendiamo. Ma è proprio così?
Ci sono persone che si fidano dei soli numeri e che seguono, con maggiore stima e convinzione, i profili di maggiore successo. Ci sono persone che cercano la propria casa ideale spendendo settimane su Pinterest. E ci sono persone, infine, che trovano la propria sicurezza nella replicazione di vere e proprie “messe in scena” altrui all’interno del proprio living.
Questa illusione di poter trovare le proprie risposte sui social, anche per il mondo dell’arredo, dello stile della casa, e di quanto ruota attorno ai nostri spazi, la definiamo “Social illusion”.
L’aspetto più interessante e preoccupante – che abbiamo verificato sul campo del nostro lavoro – è che più tutti si muovono in completa autonomia, raggiungendo una vera e propria overdose di presunte informazioni e sollecitazioni, più ci si allontana dalla propria realtà.
Si entra in una sorta di cortocircuito maledetto che spinge la mente ad immaginare scenari stilistici ed iconici quasi sempre slegati dall’identità specifica della propria abitazione. A questo cortocircuito seguono spesso scelte irrazionali – negli acquisti, ad esempio – che si dimostrano errate solo a posteriori. Il nostro salotto non è lo shooting di un negozio, e se abitiamo a Milano, non possiamo replicare con leggerezza lo stile provenzale, senza che si percepisca un’incongruenza oggettiva.
Ma allora non siamo liberi di scegliere? Data una casa, potrà esistere solo uno stile veramente corretto e coerente? No, non è questo il significato che vogliamo condividere. Anzi, il nostro approccio ama porre sempre al centro la committenza, con le proprie esigenze, il proprio stile di vita e la propria sensibilità.
Tuttavia, quando sentiamo locuzioni del tipo – “l’ho scelto perché è di tendenza”, oppure, “l’ho comprato perché è il must del momento” – abbiamo un’accelerazione del battito cardiaco, cui fa seguito una vera e propria malinconia. Siate voi stessi, anche nella casa, senza seguire la social illusion. Probabilmente vi siete innamorati di qualcosa che non esiste nemmeno.