Case abbandonate: dalla sciatteria ai luoghi comuni
Come potrete immaginare, entriamo in tantissime case per il nostro lavoro e, non di rado, ci imbattiamo in situazioni che risultano decisamente fuori controllo. È vero, ognuno di noi ha la propria vita da gestire, alcune criticità da affrontare, e una serie di dinamiche quotidiane che tendono a minare l’armonia degli spazi domestici. Ma tutto questo non può e non deve mai trasformarsi in un alibi per le nostre mancanze, per le cattive abitudini – spesso inconsapevoli – che riversiamo nella casa che ci accoglie, perché queste cattive abitudini si ritorceranno contro di noi, minando alla base l’armonia dell’abitazione e del nostro benessere psicofisico.
Ricordiamoci che viviamo in empatia costante con ciò che ci circonda – indipendentemente dalla nostra consapevolezza – ed uno “spazio malato e abbandonato” produrrà effetti negativi sula qualità della nostra vita quotidiana.
Esistono le case belle e le case meno belle, quelle con uno stile che può piacere e quelle con un’anima magari lontana dalla nostra sensibilità, va bene tutto – o quasi – ma la sciatteria e l’abbandono della casa no, questo non va bene e non ha giustificazioni. Non va bene perché non ci fa bene e non ha giustificazioni perché basta davvero poco per “raddrizzare” la situazione.
Una delle cose che ci fa più piacere, quando veniamo chiamati per apportare nelle modifiche stilistiche nelle abitazioni, per ricevere una serie di consigli su acquisti da effettuare, o su come gestire al meglio la “macchina domestica”, è proprio quella di supportare le persone in un percorso di cambiamento che parte spesso dal rivedere alcune abitudini di utilizzo delle singole stanze.
Sì, perché amiamo il bello, adoriamo consigliare di acquistare pezzi capaci di conferire valore ed armonia alla casa, e non ci risparmiamo per ricercare il giusto colore della parete o la carta da parati più adatta da utilizzare in un corridoio, ma il nostro punto di partenza è e rimane sempre la ricostituzione di uno scenario corretto che sia capace di accogliere i cambiamenti.
Ci siamo resi conto che i proprietari di casa sono i primi a non vedere ciò non va, forse per assuefazione, forse per un inconscio meccanismo di rimozione. Ed allora gli aspetti negativi iniziano ad “incrostarsi” minando la salubrità emotiva e materiale degli spazi. E non è mai facile riprendere, da soli, le redini della situazione.
Accade talvolta che veniamo chiamati per un HOME STYLING e ci si ritrova a supportare i nostri clienti in un DECLUTTERING troppo spesso rimandato, con accumuli di oggetti in ogni dove. Cosa sentiamo? “Pazzesco, non mi ricordavo nemmeno di averlo”, oppure, “Sì, non dovrebbe stare lì”, e magari è lì da anni. Perché capita proprio questo: passano le settimane e i mesi senza che ce ne accorgiamo, e nel frattempo viviamo male. Questo non ce lo meritiamo, non credete? E non se lo meritano nemmeno le persone che ospitiamo.
Vi sta sorgendo qualche dubbio su come vivete la casa ma siete troppo coinvolti per avere una visione distaccata sullo stato delle cose?
La soluzione esiste, ed è trascorrere una giornata con noi, pensateci!