“L’arredamento della nostra casa diventa il teatro della vita privata, quella scena dove ogni stanza permette il cambiamento,
la dinamica degli atteggiamenti e delle situazioni: è la casa palcoscenico.”
Alessandro Mendini
Complementi di arredo
Fatta l'Italia, bisogna fare gli italiani”, sentenziava Massimo D'Azeglio i giorni successivi all’Unità raggiunta. In fondo, anche per le nostre abitazioni, il processo è un po’ il medesimo: fatta la casa – intesa come involucro, colori, rivestimenti, mobili, etc. – dobbiamo occuparci e divertirci scegliendo i complementi di arredo e corredo. A noi piace lasciare libertà di scelta, non amiamo imporre prodotti specifici, non amiamo suggerire brand, stili, colori e soluzioni uguali per tutti, pur avendo le nostre idee e passioni. Detto questo, l’armonia e l’equilibrio di uno spazio è sempre dato dalla relazione tra gli oggetti, da quel rapporto magico che si insatura tra i diversi elementi che concorrono a formare i nostri ambienti. L’armonia è un concetto apparentemente astratto ma se ci fate caso, quando entrate in una casa, o c’è o non c’è, o siamo a nostro agio o non siamo a nostro agio.
Vi è mai accaduto di entrare in case perfette ma senza anima e senza carattere?
Vi è mai capitato di entrare in un appartamento e di stare bene da un punto di vista energetico ed emozionale?
Tra noi ed i luoghi il rapporto che si instaura è sempre di empatia: è un dialogo conscio ed inconscio. Un vaso al posto giusto, del colore giusto, può renderci più felici, perché la prospettiva, ai nostri occhi, risulterà bella e compiuta. Una parete bianca, capace di accogliere le nostre stampe, un vecchio quadro di famiglia, un oggetto importante della nostra infanzia, ci farà compagnia nei momenti di solitudine, facendo volare il pensiero oltre le mura domestiche. Disegniamo le nostre stanze con amore e competenza. Ed ogni tanto, rimettiamoci in gioco apportando alcuni cambiamenti. La vita è una continua evoluzione.