Roma, A.D. 2021
In questo mondo che si è fermato, e che sta facendo molta fatica a ripartire, abbiamo avuto il privilegio di poterci recare a Roma per ragioni di lavoro. Fino a poco tempo fa viaggiavamo moltissimo e lo scorrere dei mesi erano scandito da appuntamenti consolidati – come le fiere di settore, in Italia ed Europa – e da altre trasferte nelle quali cercavamo di unire gli impegni professionali all’opportunità di respirare culture diverse.
Amiamo viaggiare perché riteniamo ancora fondamentale vedere le cose dal vivo, poter scambiare due parole coi designer, coi galleristi, con le persone che si incontrano per caso, e che spesso ti trasmettono idee e suggestioni senza che tu te ne renda conto.
È quell’arricchimento umano che nasce dalle relazioni inaspettate, da uno sguardo curioso che scorge l’interno di un’abitazione – semplicemente camminando per strada – o dalla vista furtiva di una vetrina che non conoscevi.
E poi ogni città ha un suo stile, ogni negozio ha il proprio modo di esporre le cose, di selezionare i pezzi e le opere, di farle dialogare seguendo una specifica regia o un determinato linguaggio scenografico. Tutto può ispirare il nostro lavoro.
Sì, siamo convinti che non basti il web, che non si possa trovare tutto su Pinterest, che non sia sufficiente leggere decine di riviste – cosa che facciamo – e che non serva conoscere a memoria tutte le collezioni di tutti i brand, fatto impossibile, peraltro.
C’è ancora molto bisogno di tridimensionalità, a nostro avviso, ed anche di sollecitare gli altri sensi: il tatto e l’olfatto, ad esempio. I materiali vanno toccati, il cuoio va annusato, le proporzioni vanno viste dal vivo.
Nelle nostre scorribande alla ricerca di pezzi specifici, o semplicemente di idee da far decantare nella memoria progettuale, abbiamo avuto modo di visitare diversi luoghi.
Vogliamo ricordare, tra gli altri, la Galleria SPAZIO NUOVO, accolti con grande calore da Paulo Pérez Mouriz che ci ha illustrato le opere attualmente esposte; l’immaginifica location di CONTEMPORARY CLUSTER, dove design d’antan, arte, editoria ed altri mondi, si incontrano a cospetto degli splendidi soffitti affrescati di Palazzo Cavallerini Lazzaroni.
Ed ancora CHEZ DEDE in via Monserrato – la zona è quella di Campo dei Fiori – un brand nato in anni recenti con una precisa identità franco-italiana di grande charme. Il loro motto? “Luxe, calme et volupté”. Splendidi i tessuti, i disegni, le lampade, i mille oggetti pensati e disegnati per rendere le nostre case ancora più belle e di carattere.
MIA HOME GALLERY, invece, presenta un’interessante selezione di marchi italiani e nordeuropei, alcuni più noti, altri meno noti, ma sempre con un filo conduttore espositivo che aiuta il pubblico ad immaginare alcuni angoli delle proprie case. Non mancano interessanti complementi d’arredo artigianali a marchio MIA – come i piatti in ceramica di Stella Tasca – o le divertenti porcellane di Peppe Palermo.
E poi è chiaro, quando sei a Roma ti basta camminare senza mèta per entrare in empatia col bello e con la storia: San Pietro, il Lungotevere coi suoi circoli di canottaggio, il fiabesco quartiere Coppedè, il magnifico Pantheon, i palazzi del quartiere Prati, Trinità dei Monti e Piazza di Spagna. Non basterebbe una vita per vederla tutta, e come diceva mia nonna: “Roma è Roma”.
Che dire, noi italiani siamo davvero dei privilegiati a vivere in un Paese che non apprezziamo mai abbastanza. Ma se abbiamo il gusto che abbiamo, forse è proprio perché siamo circondati dal bello, pensateci.